Caratteristiche
Caratteristiche comportamentali, codici e profilo dello Spitz Tedesco Nano (Pomerania).
CODICE F.C.I. 097
GRUPPO 5 – CANI TIPO SPITZ E TIPO PRIMITIVO
SEZIONE 4A – SPITZ EUROPEI
TIPO SPITZ TEDESCHI
A – WOLFSPITZ
GA – GRANDE BIANCO
GB – GRANDE NERO O MARRONE
MA – MEDIO BIANCO
VARIETA’ MB – MEDIO NERO O MARRONE
MC – MEDIO ARANCIO, GRIGIO O ALTRI COLORI
N – NANO DI TUTTI I COLORI
PA – PICCOLO BIANCO
PB – PICCOLO NERO O MARRONE
PC – PICCOLO ARANCIO, GRIGIO O ALTRI COLORI
1. Vertebra coccigea 2. Sacrum 3. Vertebra lombare 4. Vertebra toracica 5. Vertebra cervicale 6. Teschio
7. Scapola 8. Articolazione della spalla 9. Omero 10. Articolazione del gomito 11. Raggio 12. Carpo
13. Metacarpi 14. Ulna 15. Costole 16. Femore 17. Metatarso 18. Tarso 19. Fibula 20. Tibia 21. Ginocchio 22. Bacino
Ma chi è veramente lo Spitz? Il nome Spitz che vuol dire “appuntito” in tedesco, traduce perfettamente
il carattere curioso e birichino di questo cane; ama i bambini, sempre pronto a giocare a palla o a
lanciarsi in una corsa, i giochi potranno essere animati senza che il cane ne soffra, sono di una notevole longevità: da quattordici a diciott’anni. Contrariamente a molti cani nordici, gli Spitz non hanno la tendenza a fuggire; essi sono troppo attaccati alla loro casa per allontanarsene! E il loro forte senso
del dovere li spinge a fare la guardia alla casa vuota piuttosto che abbandonarla a vantaggio di
corse fuori nei dintorni. Un altro aspetto importante che essi condividono con la maggior parte dei cani del loro gruppo sono i rapporti
con gli altri cani: sicuri di se senza essere aggressivi, essi non si lasciano “smontare” dai cani più robusti che cercano di impressionarli. Anche i soggetti nani danno prova di un coraggio poco comune.
Lo Spitz ama i mezzi di trasporto? Sicuramente, egli fa la guardia attivamente a quella che considera come “la sua vettura”; in breve portare il proprio cane in vacanza non pone nessun problema. Lo Spitz è ben ricettivo verso l’educatore, sono particolarmente dotati nell’apprendere quello che il loro padrone vorrà loro insegnare.
Dotato di un’intelligenza molto sviluppata, non sopporta l’inattività intellettuale e arriva sino ad inventarsi i giochi più straordinari se i suoi padroni non gli prodigano gli stimoli necessari. Inoltre
lo Spitz è docile. Certamente egli sembra essere un cane agitato, rumoroso, ma è solo un’apparenza. Sottoposto a una educazione condotta seriamente, diventa un allievo dei più
attenti. Anche dal punto di vista delle cure, lo Spitz non necessità di particolari attenzioni:
rustico, si ammala molto raramente e non è sicuramente un buon cliente per il veterinario. Più buongustaio che goloso, non esige un
cibo costoso, tanto più che bisogna evitargli l’obesità, che lo sfigurerebbe.
La sua pelliccia fa la fortuna dei toelettatori? Falso! Essa ha bisogno in fin dei conti di ben poche attenzioni; naturalmente bisogna
prestare un minimo di cura regolarmente (vedi toelettatura). Allora lo Spitz è il cane ideale? Perché no! Se non è più molto popolare al giorno d’oggi, era molto di moda una volta e potrebbe esserlo nuovamente negli anni a venire in quanto chiunque apprezzi la bellezza,
lo spirito e la gentilezza non può che amare questa specie di Loulou